POESIE SONORE
In questo podcast, cercando sempre di esplorare diversi formati sonori, ti offro poesie sonore, una struggente fusione di voci unite in una storia collettiva, una sinfonia della memoria che sfida l'oblio e combatte l'indifferenza.
Attraverso questa forma di espressione artistica, esploriamo i capitoli più oscuri del nostro passato, dal genocidio all'oppressione, dalla guerra all'esilio. Le poesie sonore diventano atti di resistenza, manifestazioni di solidarietà, strumenti di trasformazione sociale.
Scopri gli episodi di questa raccolta audio
Sono il papavero selvatico,
una poesia di Ibrahim Safa per l'Afghanistan
L’offensiva talebana del 2021 rimane una pagina oscura nella storia dell’Afghanistan. Questa offensiva militare, segnata dalla cattura di 228 distretti e dalla capitolazione del governo afghano, ha portato alla riconquista di Kabul da parte dei talebani il 15 agosto 2021, vent’anni dopo la loro espulsione dal potere.
Un anno dopo la caduta di Kabul, l’Afghanistan resta immerso nell’incertezza e nella paura. I talebani hanno sciolto la commissione per i diritti umani e impongono restrizioni draconiane, in particolare alle donne, costrette a coprirsi e a scomparire dagli spazi pubblici. Nonostante questi avvenimenti, l’Afghanistan sembra progressivamente scomparire dal nostro campo visivo, relegato sullo sfondo delle cronache internazionali.
Tuttavia, oggi è più che necessario non dimenticare il popolo afghano e le sfide che deve affrontare. Così, su Memento, vi invitiamo a scoprire una toccante poesia di Ibrahim Safa, intitolata "Sono io, il papavero selvatico" , letta in persiano, la lingua ufficiale e maggioritaria dell'Afghanistan, e tradotta in francese da più voci. Questa lettura a più voci celebra la resilienza del popolo afghano e ci ricorda l’importanza di rimanere uniti nella lotta contro l’oblio e l’indifferenza.
Se solo,
una poesia di Kawe Xusrewi per il popolo curdo
Il 23 dicembre 2022, a Parigi, un atto di violenza ha colpito la sede del Consiglio democratico curdo, provocando tre morti e tre feriti. L'aggressore ha rivendicato un atto motivato da odio razziale, dichiarando di soffrire di un “odio patologico verso gli stranieri”. Questo tragico evento ha riportato sotto i riflettori la comunità curda, spesso trascurata ed emarginata. I curdi, un popolo iraniano di lingua indoeuropea e a maggioranza musulmana sunnita, contano tra i 30 e i 40 milioni di individui, distribuiti principalmente in Turchia, Iran, Iraq e Siria. Nonostante il loro numero e il loro contributo storico alla regione, i curdi sono spesso presenti descritto come un popolo senza Stato, dimenticato dalle pagine della Storia.
Per rendere omaggio a questo popolo curdo, troppo spesso dimenticato, Memento vi invita a scoprire una toccante poesia di Kawe Xusrewi, intitolata "Se solo" . Questa poesia, letta in curdo da Zafer e tradotta in francese a più voci, offre un percorso di comprensione e solidarietà, in un mondo in cui la diversità culturale e la convivenza pacifica sono più essenziali che mai.
Un piccolo racconto,
una poesia di Subramanya Bharathi per la memoria del Luglio Nero
Il 24 luglio 1983, esattamente 40 anni fa, lo Sri Lanka fu teatro di un doloroso evento noto come Luglio Nero. Questi giorni bui si riferiscono alle violente rivolte anti-tamil scoppiate in tutto il Paese, che segnano una tragica svolta nel conflitto etnico tra le comunità singalesi e tamil. Per diversi giorni brutali attacchi, incendi dolosi e saccheggi hanno devastato i quartieri tamil, diffondendo il terrore tra i residenti. Vite sono state perse, ferite inflitte e molti Tamil sono stati costretti a fuggire dalle proprie case per sfuggire alla violenza.
Oggi, nel ricordare questo doloroso evento, Memento desidera onorare la memoria delle vittime attraverso una toccante poesia sonora. Vi invitiamo a scoprire “A Little Tale” di Subramanya Bharathi, recitato in tamil da Akshayaa Dinesh e tradotto in francese da una moltitudine di voci, in un atto di solidarietà e commemorazione.