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OPERAZIONE BOLERO-PAPRIKA
Un raid cancellato

Scopri una serie di documentari in 3 episodi per evidenziare un evento poco conosciuto nella storia della Francia, sullo sfondo della Guerra Fredda e sotto la pressione di Franco, l'operazione Boléro Paprika, un raid contro i combattenti della resistenza straniera il 7 settembre 1950.

“La Francia comincia ad affrontare alcuni problemi con le sue colonie. Deve anche poter passare attraverso la Spagna per avvicinarsi. E quindi è in corso anche una sorta di trattativa tra il governo francese e Franco. Franco, da parte sua, non apprezza la guerriglia alla sua frontiera e penso che anche questo contribuisca alla decisione di espellere un certo numero di comunisti spagnoli. »

Il 1950 segna un punto di svolta oscuro nella storia francese, mentre il mondo è immerso nelle tensioni della Guerra Fredda. L’unità antifascista dei popoli, forgiata nella lotta contro il nazismo, vacilla sotto la crescente pressione dei blocchi occidentale e sovietico. Il famoso discorso di Winston Churchill a Fulton nel 1946 suonò la campana a morto per questa unità, dando inizio a una divisione del mondo in blocchi ideologici antagonisti.

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Sotto l’influenza della politica anticomunista dell’amministrazione americana e dell’ascesa del maccartismo, i governi occidentali sono impegnati nella caccia ai comunisti e ai progressisti. In Francia, questo clima ostile si manifestò nell’esclusione dei comunisti dalle sfere del potere, nonché nella dura repressione contro i repubblicani spagnoli, veterani della Resistenza antifascista.

Il 6 settembre 1950, su ordine del ministro degli Interni e dei Servizi, fu lanciata l'operazione Boléro-Paprika, un rastrellamento mirato specificamente ai combattenti della resistenza antifascista straniera rifugiatisi in Francia. Questa operazione draconiana, condotta sotto la pressione del regime franchista in Spagna, mira a eliminare qualsiasi opposizione potenzialmente sovversiva.

Ecco una nuovissima serie di documentari in 3 episodi per evidenziare questo evento poco conosciuto nella storia francese. Chi c'era dietro questo raid e quali erano le loro motivazioni? Quali erano gli obiettivi dell’operazione Bolero-Paprika e quali erano i suoi obiettivi principali? Quali sono state le conseguenze di tale repressione e le giustificazioni addotte? Infine, che impatto ha avuto questo evento sulla memoria collettiva e cosa ne resta oggi?

Questa serie di documentari è stata prodotta con Aurélie Denoyer che ha accettato di rispondere alle mie domande

Aurélie Denoyer, dottoressa in storia, nella sua opera "Esilio come patria: rifugiati comunisti spagnoli nella DDR (1950-1989) Traiettorie individuali, storia collettiva" offre un'esplorazione approfondita e ricca di sfumature dell'esperienza dei rifugiati comunisti spagnoli nella Repubblica Repubblica Democratica Tedesca (RDT) per quasi quattro decenni.

Come autrice, Aurélie Denoyer approfondisce le traiettorie individuali di questi rifugiati, sviluppando al contempo un'analisi rigorosa della loro storia collettiva. Il suo lavoro evidenzia le sfide affrontate da questi rifugiati, il loro contributo alla società della Germania dell'Est e le complesse dinamiche della loro integrazione in un nuovo ambiente politico e culturale.

Esplorando l’esilio come forma di patria alternativa, Aurélie Denoyer ci offre una prospettiva innovativa sull’esperienza della migrazione forzata e sulla resilienza degli individui di fronte a circostanze storiche tumultuose. Il suo libro arricchisce la nostra comprensione della storia umana evidenziando le storie spesso dimenticate delle comunità emarginate e offre una profonda riflessione su questioni di identità, solidarietà e memoria collettiva.

Scopri gli episodi della serie radiofonica

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“L'esilio è uno stato profondamente complesso e carico emotivamente, spesso comporta una rottura forzata con il proprio Paese d'origine, con la propria famiglia, con la propria cultura e con le proprie radici, una rottura che può provocare un profondo senso di perdita e disorientamento”

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